Ogni riferimento a persone cose o fatti realmente accaduti è puramente casuale

lunedì 4 giugno 2012

Sabato abbiamo perso l’ultima opportunità, ne abbiamo avute almeno 5, di salire nel gruppo A e militare tra le 12 squadre, in teoria, più forti della bergamasca. Tutti ci aspettavamo un epilogo diverso, il fatto di aver comunque vinto il campionato, la premiazione e la coppa, non sono sicuramente una consolazione. Tutti quei pareggi, le rimonte avversarie, quei gol subiti in pochi secondi e le sconfitte contro le ultime del campionato, penso che facciano girare i coglioni ad ognuno di noi, adesso ancor più di prima. Sabato, dodici amici hanno lottato e creduto fino alla fine per la conquista di una promozione, che è invece andata ad una società di calcio agonistica con ben 4 squadre all’attivo nel campionato CSI. Scontato che non è etico portare “i migliori” di 4 squadre ad uno spareggio, far giocare 2 squadre della stessa società in un girone e far ruotare al meglio i giocatori nelle 2 squadre. Non ci sono scusanti o giustifica che tengano, ma la realtà è questa, ed è una cosa che poche squadre o società possono avere, noi siamo un gruppo di amici che hanno deciso di giocare insieme a calcio, ottenendo risultati che pochissime società vere hanno raggiunto e molte non lo faranno mai. Noi non iniziamo il mercoledì alle 21, non finiamo al fischio dell’arbitro, non duriamo 6 mesi, noi siamo un gruppo che vive 365 giorni l’anno, da 10 anni siamo anche una squadra di calcio, ma siamo amici da una vita e, nonostante alti e bassi (che comunque rimangono in campo), lo saremo sempre.

Questo per spiegare come stanno le cose, per chi non l’ha ancora capito e per dare un seguito a quel cazzo di giornale che, almeno dal titolo perché ho letto solo quello e poi l’ho cestinato, ha messo in luce gli avversari.

Adesso spegniamo il cervello (per quanto riguarda il calcio), non che fosse mai stato acceso durante l’anno, ma togliamoci dalla testa la stagione passata, almeno fino al momento di riprendere a settembre con critiche, appunti, riepiloghi e nuovi obiettivi per un’altra intensa stagione dei Compagni Di Merende.

3 commenti:

Seba ha detto...

L'epilogo amaro non cancella la bella stagione, anche se girano i maroni.

Grande Papo, hai scritto un bell'articolo.. l'articolo che sintetizza l'orgoglio di sentirsi COMPAGNI DI MERENDE!!
Non dimenticatevi mai di questo!!

COMPAGNI DI MERENDE OH OH OH OH

COMPAGNI DI MERENDE OH OH OH OH

TeoSellersNumerodudes ha detto...

Concordo con Papo e Seba!!! Ho fatto poche partite quest'anno, ancora meno l'anno scorso e qualcuna in più l'anno prima...ho partecipato alle gioie delle vittorie e alle amarezze delle sconfitte...ho dato il mio contributo (che purtroppo quest'anno è stato ben al di sotto delle aspettative di ognuno, e di questo mi spiace molto) o almeno ci ho provato...mi sono incazzato con voi ammirando la vostra capacità di smaltire l'incazzatura o la tensione in pochi istanti, mentre a me quando "prende male" mi resta addosso troppo, e questo è davvero il segno che al di la della squadra, del campionato, dei risultati, c'è un'intesa formidabile tra di voi che vi fa essere davvero una SQUADRA come ce ne sono poche!!!
Grato per aver fatto immeritatamente parte di questo sogno, incazzato per la mancata promozione, ma sempre fiero di vestire la maglia dei COMPAGNI DI MERENDE!!!!

Papo ha detto...

Ricorda Omar che chi non merita di far parte, anzi, di essere un CDM, non è e non sarà un CDM. Tu la maglia oltre che meritarla la riempi alla grande come tutti noi!